Nigma è una startup che vuole rivoluzionare il mondo della cannabis in Italia, portando informazione, un innovativo business model e la coltivazione in container high-tech.
Ci hanno chiesto di sviluppare la loro Brand Identity completa, logo compreso, e di creare un pitch deck che facesse dire agli investitori “ok figo, voglio dargli i miei soldi”.
Quindi brand e pitch per Nigma, molto bene!
Dal momento che parliamo di Nigma allora lo stesso logotipo deve rappresentare un rebus.
Ma andiamo per gradi.
Partiamo dall’idea in sè del brand, dalla sua mission: normalizzare la canapa in Europa.
Partendo da questo concetto abbiamo definito meglio quello che poteva essere l’archetipo ideale di Nigma, o meglio gli archetipi. Si due archetipi, e se qualche designer si offende e dice “ma come due archetipi, se ne deve usare solo uno” la risposta è NO!
Normalizzare implica non solo una lotta, una ribellione al sistema, ma anche una parte educativa, di consapevolezza su quello che si sta trattando.
Ribelle e saggio, che mix esplosivo.
Per quando reazionario possa essere il primo archetipo, magari sfacciato e diretto, il secondo raddrizza il tono del primo portando la comunicazione del brand vero un linguaggio diretto ma comunque coercitivo all’apprendimento.
L’interrogativo rimane, ma perché viola, perché uno stile retro pop anni 90’? Il flusso di coscienza che ci ha portati a questo sembra un mix di assurdità e un viaggione dopo sbornia in una notte di mezza estete (Scusa Shakespeare).
Ecco a voi Nigma.